Quando mi chiedono “Di cosa ti occupi”, rispondo con un certo orgoglio che sono specializzato nella gestione di blog aziendali, con un focus sui contenuti ottimizzati lato SEO.
Tutto molto bello, ma cosa vuol dire?
Beh, è molto semplice. Se una azienda mi contatta per sviluppare un progetto di corporate blogging, posso lavorare gomito a gomito con i referenti interni alla produzione di articoli informativi, che rispondono alle esigenze e alle domande degli utenti.
Perché, diciamolo, quello che conta è fornire contenuti utili ai visitatori del sito, con l’obiettivo di convertirli in contatti e, successivamente, in clienti paganti.
In che modo può aiutarmi il blogging aziendale?
Il blogging rientra all’interno di una strategia più ampia, quella dell’Inbound Marketing, un funnel di acquisizione clienti basato sulla costruzione di una presenza online di qualità, grazie alla produzione di contenuti utili.
Il blogging rappresenta uno strumento eccezionale, che consente di ottenere i seguenti risultati:
- Generare traffico, tramite i social network e i motori di ricerca;
- Fornire informazioni utili ai lettori, contribuendo alla risoluzione di un loro problema;
- Acquisire lead profilati, ovvero interessati al nostro settore, ai nostri servizi e/o prodotti;
- Differenziare la comunicazione online, rendendola meno commerciale;
- Costruire una presenza online migliore di quella dei competitor.
Su quest’ultimo punto può essere utile questo dato, riportato da Infodata de Il sole 24 Ore: negli ultimi 3 anni analizzati, solo l’8% delle aziende ha utilizzato il blogging all’interno della propria strategia social.
Creare un blog aziendale, quindi, può trasformarsi in un vantaggio competitivo non indifferente.
Gestire un blog non è una passeggiata di salute
Se c’è una cosa che non sopporto è il cliente che mi contatta e mi dice “Tanto che ci vuole a scrivere qualche articolo?”.
Bene, chiariamo una cosa: scrivere articoli non è una passeggiata di salute, e non basta nemmeno saper scrivere bene in italiano per produrre contenuti efficaci.
Non sarà un lavoro gravoso, ma fare blogging è complesso, soprattutto se vuoi farlo nel modo corretto.
Credi davvero che per scrivere un buon articolo sia sufficiente una mezz’oretta di tempo libero?
Secondo quanto emerso dal 4th Annual Blogger Survey, invece, il tempo medio di produzione di contenuti per un blog è il seguente:
Investire più tempo nella produzione di un articolo si traduce in migliori risultati?
La risposta è Sì! Secondo Rand Fishkin, guru del content marketing americano, l’impegno dei produttori di contenuti dovrebbe essere la creazione di quello che lui chiama 10xContent:
Un contenuto che è 10 volte migliore del risultato migliore che può essere attualmente trovato nelle SERP di Google per una determinata frase o argomento di parole chiave. “
In poche parole, devi produrre articoli migliori di quelli dei competitor.
Come procedi nella gestione di un blog aziendale?
Grazie mille per la domanda, alla quale sarò ben lieto di dare risposta. Partendo dal presupposto che non esiste una strategia univoca, adatta a tutti, il primo step comprende le seguenti azioni.
- analizzo l’azienda, la sua presenza online;
- individuo i prodotti/servizi che vende;
- studio il target di riferimento;
- verifico lo stato di salute del sito web aziendale, sia dal punto di vista dell’architettura dell’informazione che da quello del posizionamento organico;
- studio il settore di riferimento, e i potenziali competitor presenti online.
Dopo questa fase iniziale, posso procedere con il secondo step, durante il quale effettuo i seguenti passaggi:
- sviluppo un documento strategico, di circa 8-10 pagine, al cui interno illustro il progetto di blogging che intendo realizzare;
- effettuo una keyword research, per capire quali sono le keyword più interessanti da aggredire;
- redigo un piano editoriale, al cui interno indico il titolo dell’articolo, la focus keyword da aggredire, le keyword correlate, i volumi di ricerca, la pagina del sito da linkare, gli articoli del blog da linkare, una lista di fonti alle quali attingere;
- richiedo al cliente info tecniche su prodotti, servizi o tematiche che abbiamo deciso di affrontare, perché io non posso avere la scienza infusa e nessuno conosce il proprio settore meglio di chi ci lavora.
Una volta completata questa fase di carattere strategico e preparatorio, si può partire con la produzione dei contenuti per il blog aziendale, seguendo un calendario editoriale con date di consegna e di pubblicazione.
Ok, ho capito. Sei bravo. Ma quali blog gestisci?
Ancora una domanda intelligente, ti faccio i miei complimenti. A parte il mio blog, sul quale sei in questo momento, al momento gestisco e/o collaboro con i seguenti blog aziendali, come Socialmediacoso e come Open Box, l’agenzia della quale mi onoro di far parte:
- Fondo Asim: Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa;
- Fondo Fasda: Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa;
- SunBell: Produzione e vendita di tende veneziane, a rullo e interne al vetrocamera;
- Faist Group – Automotive, Telecommunication, Renewable Energy, Energy Management, Aerospace;
- Nuklia;
- OneMinuteSite;
- Eipass;
- Napoliving.
- Complementi Climatici.
Ho, inoltre, avviato il progetto di blogging per le seguenti realtà, occupandomi dello sviluppo del piano editoriale e della stesura di alcuni articoli:
- Caldaiemurali.it – Termopratico;
- Onbsi – Organismo Nazionale Bilaterale Servizi di pulizia e servizi integrati;
- Mobilinolimit.it: E-commerce di arredamento;
Ti invito a dargli un’occhiata, per valutare la qualità dei contenuti prodotti e pubblicati.
Mi hai convinto, voglio lavorare con te!
Ma grazie, sono davvero lusingato per la tua scelta, e ti prometto che farò del mio meglio per non deluderti.
A questo punto, credo sia essenziale uno scambio di email e, volendo, una telefonata o un incontro di persona, per definire i dettagli della nostra futura collaborazione, si spera fruttuosa per entrambi.
Perché, ricordati, io non voglio essere un costo per l’azienda, ma un investimento.
Se dovessimo renderci conto che l’attività di blogging non porta i risultati sperati, sarò il primo a tirarmi indietro, lasciandoti proseguire come meglio ritieni opportuno.